IL CONCEPT
libraMI prende vita dallo studio e l’interpretazione dei flussi programmatici presenti sull’area di progetto: quello civico (vecchia biblioteca e nuova casa per le associazioni) e quello commerciale (mercato) vengono convogliati all’interno di una nuova piazza su Via Odazio, si riorganizzano al suo interno e culminano nella nuova biblioteca (culturale/sociale) e nel landmark, elemento iconico di richiamo per il quartiere e faro sulla piazza ed il parco.
Le stesse energie modellano il flusso della mobilità dolce, identificato dal masterplan nell’asse di collegamento attraverso l’area verde tra Via Giambellino con Via Lorenteggio. La nuova pista ciclabile e il percorso pedonale, attraversano il nuovo parco urbano, rispettando l’esistente sistema di alberature e creando nuovi punti di interesse.
Il progetto della piazza e del parco accoglie la città al suo interno, legge ed interpreta le trame urbane esistenti del quartiere, le fa interagire rendendole “segni” costituenti le nuove giaciture, le geometrie del suolo e la trama dell’illuminazione.
La biblioteca, lambita dai flussi che si distribuiscono su entrambi i livelli, diventa il dispositivo che regola le attività del parco. Garantisce la continuità tra interno ed esterno e dona nuovi significati alle aree circostanti. Il volume, che si solleva per la spinta delle forze convergenti, genera una piazza esterna che gradualmente confluisce verso l’interno rendendo i confini labili.
Il landmark, sfaccettato, instaura legami programmatici e visivi con tutte le polarità urbane più prossime: l’edificio, la piazza ed il quartiere, il mercato, la biblioteca esistente e la stazione della metropolitana. Il landmark costituisce la nuova polarità si illumina per attrarre l’attenzione e per illuminare la nuova piazza, rendendola un luogo accogliente e sicuro.
libraMi si alimenta del contrasto tra leggerezza e gravità: la preesistenza saldamente ancorata al suolo converge sull’agorà, librando gli elementi di progetto, in una relazione simile a quella tra il peso dei valori racchiusi nell’edificio e la leggerezza delle nuove idee che ne nasceranno.
ORGANIZZAZIONE PLANIMETRICA
La nuova Biblioteca è organizzata su due livelli fuori terra per un totale di ca 1900mq. La successione e il rapporto degli spazi garantiscono un sistema graduale di accesso, dalla piazza fino alle aree studio con maggiore privacy.
Le aree laboratoriali sono orientate verso il mercato e si relazionano con le energie che vengono da questa struttura; spazio giovani, forum e area famiglie prospettano invece verso il parco e la sede delle associazioni locali tessendo la trama di una nuova rete civica.
La piazza coperta entra con la pavimentazione all’interno del forum, connotando quest’area come spazio pubblico interno e nucleo aggregante dell’edificio. Il forum è uno spazio conformato su una doppia altezza e organizzato attorno al sistema di collegamento verticale: la grande scala, condivisa tra l’interno e l’esterno dell’edificio è spazio per hang out, proiezioni, performances, assemblee. Dalla gradonata esterna si accede allo spazio pertinenziale esterno della biblioteca, mentre quella interna arriva in prossi mità dell’area di ristoro dedicata alle riviste e giornali, dando vita a un duplice livello di distribuzione al primo livello. All’interno superata l’area di ristoro ci si muove gradualmente verso zone con più privacy, prima l’area famiglie e l’archivio dei volumi di narrativa e saggistica a scaffale aperto ed infine la sala studio, che si affaccia sulla piazza ed è accessibile anche direttamente dall’esterno.
L’organizzazione oraria e l’attitudine pubblico/privato degli spazi circoscritti all’area pertinenziale è flessibile e indipendente dagli orari di apertura della biblioteca e permette nel contempo di portare l’utente dentro l’edificio nel suo processo di attraversamento del parco.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
L’edificio sarà progettato impiegando sistemi solari e di ventilazione passivi, sfruttando il fattore forma, l’orientamento in relazione al soleggiamento e la permeabilità del suolo, utilizzando materiali a basso impatto ambientale e valutati nel loro intero ciclo di vita. L’obiettivo è quello di avere un edificio con consumi energetici pressoché nulli (NZEB), progettato seguendo criteri costruttivi all’avanguardia, per contenere i consumi energetici e minimizzare gli effetti negativi che la sua realizzazione può provocare durante la sua cantierizzazione ed in seguito durante la propria gestione e manutenzione.
Design team: Livio Ficarra, Silvia Nardi, Giorgio Cassia, Luca Spilla, Salvatore Toscano, Francesco Scuderi