Convitto deriva dalla parola latina convictus, vivere insieme.
Il progetto si articola planimetricamente in modo da fare convivere, sotto ad uno stesso tetto, le funzioni di convitto, mensa e area sport, rispettando le relazioni ed i limiti dei diversi spazi richiesti dal bando, all’interno e all’esterno dell’edificio.
Paesaggio e programma sono gli elementi che disegnano l’edificio: una casa archetipa in legno rimodellata per accogliere, al meglio, tutti i diversi utenti che ospiterà.
Un unico fabbricato, o meglio, una casa, con copertura a doppia falda in legno che riveste anche le pareti verticali, al centro del lotto dispiega le proprie “ali”, ognuna delle quali ospita le diverse funzioni richieste, rendendole indipendenti le une dalle altre anche se connesse tra loro. In corrispondenza dell’accesso principale all’area definito nel bando di concorso, rispettivamente a sinistra e a destra dell’ingresso coperto dell’edificio, le ali ospitano la zona sport e la mensa, separate da un atrio centrale di distribuzione sorvegliato dall’ufficio del custode, che consente di raggiungere le altre due ali occupate da tutte le zone pertinenti al convitto oltre che, a piano terra, dalla zona centrale e dall’alloggio del custode.
In questo modo il convitto, anche se parte di un unico edificio, diviene un’unità compatta, separata e non disturbata dalle altre attività svolte nell’edificio.
L’articolazione planimetrica dell’edificio, oltre a definire nettamente le zone funzionali presenti all’interno dell’edificio, crea quattro distinti ambiti all’esterno, da cui ammirare molteplici scorci del paesaggio alpino che circonda l’area di progetto.
Allineata all’accesso principale al lotto, una piazza accoglie il pubblico. Su questo spazio esterno pavimentato con cemento resinato, lavorato in modo da riprendere il disegno delle aperture dell’edificio, si affacciano l’ingresso coperto dell’edificio, la rampa di accesso al garage sotterraneo, e due aiuole triangolari verdi di cui una, quella prospiciente la mensa, è contornata lungo due lati da una seduta continua in pietra, la quale offre la possibilità anche agli utenti esterni al convitto di consumare il proprio pasto all’aperto, durante la bella stagione. A nord e a sud l’edificio abbraccia due corti colorandosi di giallo mediante un rivestimento di pannelli in laminato lucidi e opachi, intervallati da lampade incassate che illuminano le corti nelle ore notturne, e dai vetri specchiati delle finestre della camere del convitto, i quali consentono, durante il giorno, di mantenere all’interno degli alloggi la propria riservatezza beneficiando interamente della luce naturale esterna, mentre la sera di conservarla schermandosi semplicemente mediante l’utilizzo di tende.
La corte a nord è riservata ai soli residenti del convitto, dotata di sedute prospicienti il giardino, è un luogo di aggregazione destinato ad attività collettive e al tempo libero, dove i ragazzi e le ragazze possono ritrovarsi durante le ore di svago o per studiare d’estate riparati dai raggi diretti del sole. E’ il loro “angolo di mondo”.
La corte a sud, invece, dove a piano terra si affacciano la mensa e l’alloggio del custode, è uno spazio di servizio dotato di accesso separato dove i veicoli dei fornitori della mensa possono entrare e scaricare direttamente le forniture, impreziosito da un piccolo giardino triangolare di ciottoli bianchi arricchito da alberi di piccole dimensioni, i quali fungono da schermo vegetale che assicura la riservatezza degli spazi dell’area centrale.
Su questo lato sono stati inseriti i 14 parcheggi richiesti nel bando, schermati alla vista mediante piccoli riporti di terreno alti 1,5 metri.
Ad est, lo spazio esterno su cui si affacciano gli spazi della zona centrale a piano terra, e superiormente la maggior parte degli alloggi del convitto, è lasciato completamente a giardino, ad eccezione dell’area centrale, dove, sfruttando il naturale declivio del terreno, è stato modellato, mediante l’inserimento di gradoni in pietra, un piccolo anfiteatro dove è possibile organizzare video-proiezioni esterne, esibizioni o eventi.
Ogni spazio, interno ed esterno, è stato concepito per accogliere i suoi utenti e definito in modo ergonomico per incontrarne le esigenze. Un edificio pensato come dimora. Una dimora accogliente dove poter convivere, tutti insieme, sotto un unico tetto.